Giovanni Fattori(1825-1908)
Il muro bianco.
Dipinto a olio su tavola verso il 1880, firma in basso a destra, Gio Fattori.
Nel dipinto è raffigurata una scena di vita campestre in cui un uomo e due cavalli immobili sotto il sole implacabile di un primo pomeriggio estivo. Il primo cavallo, collocato in primo piano ma decentrato sulla destra, il muro interrompe bruscamente la linea dell'orizzonte e presenta una geometria perfetta, sulla quale si struttura l'intero apparato prospettico del dipinto: si tratta del motivo essenziale della composizione, che generalmente è costituita da pochi altri elementi, quali il cielo azzurro, la pianura arida color ocra e un uomo seduto che proietta la sua ombra sul muro.(quasi come se volesse proseguirne idealmente la prospettiva) La composizione è sostenuta da una grande staticità derivante dalla sapiente scansione dei volumi e dal bilanciamento degli spazi. In questa tela Fattori drammatizza la tecnica macchiaiola impiegando macchie ridotte all'essenzialità del bianco, del nero e dell'azzurro, con pochi e rarefatti toni intermedi. Ne consegue una luce assai intensa che, oltre a inondare l'intera composizione restituendo l'immagine di una torrida giornata d'estate, contribuisce a conferire alla scena un innegabile carattere di verità con un approccio ben distante dal Romanticismo. L'atmosfera sospesa di questo dipinto, in certi sensi, sembra quasi preludere la dimensione onirica dell'arte metafisica, un’attesa potenzialmente eterna.